L’ISTITUTO ARTUSI OSPITA IL CONCORSO DELL’ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINA
RE E REGINA DELLA TAVOLA: LO SCALOGNO DI ROMAGNA E LA CIPOLLA DI MEDICINA
Quest’anno sarà l’Istituto Alberghiero “P. Artusi” di Forlimpopoli ad ospitare la seconda edizione del concorso bandito dall’Accademia Italiana della Cucina, fondata nel 1953 da Orio Vergani, per l’assegnazione di una borsa di studio e di uno stage formativo riservati agli alunni del terzo e quarto anno dei sette Istituti Professionali per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera della Romagna. Protagonisti della seconda edizione del concorso saranno sua maestà lo scalogno di Romagna e sua maestà la cipolla di Medicina: due tipicità del nostro territorio che, con la loro unicità e versatilità in cucina, hanno conquistato i palati nostrani e gli chef di fama internazionale.
La borsa di studio, del valore complessivo di €2.000,00 da ripartirsi tra i primi tre allievi classificati, verrà assegnata a conclusione di un concorso di cucina che si svolgerà venerdì 9 marzo dalle ore 9 alle ore 14 presso l’Istituto alberghiero forlimpopolese e avrà per oggetto le diverse preparazioni culinarie con a base i due sopra citati prodotti tipici della Romagna e potranno riguardare antipasti, primi piatti, secondi piatti, dolci e dessert.
Non soltanto un premio in denaro e uno stage formativo di sei settimane presso un’azienda ristorativa, il concorso prevede anche un premio per la classe che avrà predisposto la miglior tesi o ricerca di materiale culturale in grado di approfondire e valorizzare l’eccellenza di queste due tipicità del nostro territorio dal punto di vista storico, culturale, organolettico, della produzione, conservazione e valorizzazione del loro utilizzo in gastronomia. Da un lato, colorazione, profumi, sapori, aromaticità e finezza differenziano lo scalogno di Romagna da tutte le altre varietà coltivate in altre regioni italiane e all’estero, e dall’altro la reputazione della cipolla dorata, bianca o rossa di Medicina come elisir di lunga vita risale alla fine dell’Ottocento quando la sua coltivazione prese sempre più piede grazie soprattutto alle condizioni pedo-climatiche ottimali di quest’area geografica nella pianura bolognese, ricevendo la denominazione IGP nel 2006.
Ognuno dei sette Istituti Alberghieri romagnoli partecipanti indicherà sia la classe che parteciperà e predisporrà la tesi o ricerca sul prodotto tipico per l’assegnazione del Piatto dell’Accademia Italiana della Cucina, sia l’allievo, all’interno della medesima classe, che gareggerà nel concorso di cucina e concorrerà per l’assegnazione del premio in denaro e dello stage formativo. Dopo la registrazione e l’ingresso nei laboratori di cucina, la prova avrà inizio alle ore 10 e durerà tre ore: in questo tempo, ogni sfidante realizzerà il piatto prescelto preparando cinque mini-porzioni da degustazione per la giuria e un piatto da esposizione, dovrà poi presentare il piatto ai giurati giustificando le scelte fatte, relazionare sul valore nutritivo e presentare il prodotto tipico utilizzato. Una giuria, composta da cinque membri di cui tre individuati dall’Accademia Italiana della Cucina e due all’interno dell’Istituto Alberghiero forlimpopolese ospitante il concorso, avrà il compito di esaminare le preparazioni gastronomiche dei concorrenti e proclamare i tre vincitori in base alla migliore presentazione e relazione del piatto, valorizzazione dell’ingrediente tipico, degustazione e originalità della ricetta. A maggio, l’Istituto Artusi organizzerà una serata conviviale durante la quale saranno consegnate le borse di studio ai vincitori, il Piatto dell’Accademia Italiana della Cucina e gli attestati di partecipazione.
Prof.ssa Benedetta Neri – Uff. Stampa – IIS “Pellegrino Artusi”
DAL SITO FORLITODAY DEL 06 MARZO: VAI AL SITO
Da Il Resto del Carlino di giovedì 8 marzo: