La proposta di Febbraio
CESENA
La “Città Malatestiana”, fondata da popolazioni umbro-etrusche, è situata nel cuore della Romagna e sorprende il visitatore per il suo fascino antico. La prima tappa della visita può essere sicuramente la Biblioteca Malatestiana che, voluta dal signore Malatesta Novello, fu iniziata nel 1447 e terminata nel 1452 ad opera dell’architetto Matteo Nuti. E’ l’unica biblioteca al mondo di epoca rinascimentale, umanistico-conventuale, ad essersi conservata perfettamente sia per quanto riguarda l’edificio e gli arredi, sia per il ricco patrimonio librario. Dal 2005 è tutelata dall’UNESCO ed inserita nel Registro “Memoria del Mondo”. La biblioteca custodisce 343 manoscritti e 48 incunaboli redatti da abili amanuensi e impreziositi dalle miniature. I volumi sono tuttora collocati nei loro banchi che avevano la funzione di leggio e di deposito dei libri nella scansia sottostante. Poco distante dalla Biblioteca, in Piazza del Popolo, si trova la bella Fontana Masini realizzata nel XVI secolo dall’artista cesenate Francesco Masini. Sul colle Garampo la spettacolare Rocca Malatestiana domina la città; qui soggiornò anche l’imperatore Federico Barbarossa nel 1177. Incendiata nel 1377, i Malatesta ne fecero costruire una nuova su progetto dell’architetto fanese Matteo Nuti. Di pianta pentagonale e circondata da mura bastionate, presenta due edifici: il torrione maschio, utilizzato fino alla metà del XX secolo come prigione, e il torrione femmina, dove è custodito il Museo della Civiltà Contadina. Altri monumenti importanti da visitare a Cesena sono la Cattedrale di San Giovanni Battista che, fondata nel 1378 con bolla di papa Urbano VI e terminata dopo vent’anni dall’architetto tedesco Underwalden, ospita al suo interno in stile gotico la tomba del vescovo di Cesena, Antonio Malatesta da Fossombrone, e la cappella barocca della Madonna del Popolo; la Chiesa di San Domenico del XVIII secolo, che custodisce numerose opere di importanti pittori romagnoli, e il Palazzo del Ridotto dove al centro è collocata la statua bronzea del cesenate Giovanni Angelo Braschi, divenuto Papa con il nome di Pio VI. Da non dimenticare il Teatro Bonci inaugurato nel 1846, che presenta un’elegante facciata e l’interno tipico dei teatri ottocenteschi. Merita una sosta il ponte più antico, Ponte Vecchio, che è anche uno dei simboli della città. L’originario tracciato romano della Via Emilia attraversava il fiume Savio con un ponte in legno situato all’incirca nel luogo dell’attuale Ponte Vecchio. Crollato e ricostruito, il ponte romano venne sostituito da un ponte in pietra per volere di Andrea Malatesta e poi ultimato sotto Novello Malatesta. L’itinerario si può concludere con una piacevole passeggiata fino all’imponente Abbazia di Santa Maria del Monte, nota soprattutto per la collezione di ex voto mariani che ripercorrono la storia quotidiana dal 1400 ai giorni nostri. Fondata nel XII secolo sul sito di un oratorio eretto verso la metà del X secolo da San Mauro, vescovo di Cesena, è divenuta meta di migliaia di pellegrini per la sacralità del luogo dovuta alla sepoltura del Santo. L’interno della chiesa, a navata unica, fu decorato da Gerolamo Longhi e da Giuseppe Milani e conserva vari dipinti, fra cui una Presentazione al Tempio di Francesco Raibolini.
Non si può lasciare Cesena senza una piacevole pausa in una delle numerose osterie del centro storico dove si ritrovano i profumi, i sapori e l’ospitalità di una volta e dove un buon calice di vino scalda anche le giornate più gelide.
Febbraio è il mese del Carnevale, quindi il cocktail proposto è a tema…
ARLECCHINO
Categoria: All time – Analcolico
INGREDIENTI
- 1/2 lime
- 2 cucchiaini di zucchero bianco
- 3 cl succo ananas
- 3 cl succo frutti di bosco
- 3 cl succo arancia
PROCEDIMENTO
Mettere un mezzo lime e lo sciroppo di zucchero nello shaker e pestare il tutto con un muddler, poi versare
gli altri ingredienti nello shaker, colmare di ghiaccio e agitare con vigore.
Servire con il ghiaccio in un bicchiere tipo highball.
GUARNIZIONE
Mirtilli e/o fettina di anans, cannucce.
Lombetto di maialino sotto sale e zucchero affumicato con aghi di pino,olio aromatizzato alle acciughe e scalogno, piccoli coriandoli di verdure e puntarelle
Ingredienti per 10 persone
500 gr di lombo di maiale intero disossato e ben sgrassato, 1 kg di sale fino, 1 kg di zucchero, 10 bacche di ginepro, 4 foglie di alloro, 50 gr polvere di curry, aghi di pino verdi per affumicare, 100 gr di scalogno, 50 gr di capperi piccoli dissalati, 100 gr di filetti di acciughe sott’olio, 200 gr di pomodori rossi a grappolo, 150 gr di insalatina di campo, 100 gr di puntarelle, 1 dl di olio evo.
Procedimento
Picchettare il lombo con le bacche di ginepro, attaccarvi le foglie di alloro e cospargerlo con la polvere di curry; mettere il lombo sotto sale e zucchero per almeno tre giorni, tenendolo in frigorifero; toglierlo dalla marinata e affumicarlo con gli aghi di pino (mettere gli aghi di pino in una placca, sopra porre una griglia con il lombetto e coprirlo con una cupola, accendere il fuoco sotto gli aghi di pino e provocare il fumo che andrà ad affumicarlo). Tagliare a cubetti i pomodori, aggiungere un poco di scalogno tagliato a fettine sottili e ricoprire con olio evo; mischiare i filetti di acciughe ben scolati dall’olio con i capperi ed un poco di scalogno sempre tagliato a fettine sottili. Pulire l’insalatina.
Presentazione
Al centro di un piatto piano freddo, fare un mucchietto di insalatina spezzata con le mani. Tagliare il lombetto a fettine sottili con una affettatrice e sistemare le fettine attorno all’insalatina, mettere sopra al centro i cubetti di pomodoro con lo scalogno, condendo l’insalatina con l’olio di marinatura dei pomodori, decorare con i filetti di acciughe, i capperi e le puntarelle.
“Amedeo”
Sangiovese Superiore Riserva D.O.C. annata 2013
Cantina Zavalloni Cesena
CARATTERISTICHE TECNICHE
UVE: Sangiovese 100%
RACCOLTA E VINIFICAZIONE: si svolge in due momenti diversi; una parte viene raccolta in padelle e posta in fruttaio dove viene fatta appassire per un mesetto circa e quindi vinificata. L’altra parte dell’uva viene raccolta e vinificata subito, secondo tradizione. I due vini così ottenuti vengono assemblati al momento di essere messi nei tonneaux per il lungo e lento affinamento.
MATURAZIONE: 20-22 mesi in tonneau di rovere francese dell’Allier e 4 mesi in bottiglia.
ALCOOL: 14,5% vol.
ESAME VISIVO: rosso rubino, compatto ed impenetrabile.
ESAME OLFATTIVO: intrigante connubio di note floreali, con riconoscimenti di geranio e di profumi di ribes, more selvatiche e sentori di spezie.
ESAME GUSTATIVO: ingresso potente, struttura nel complesso equilibrata, tannini ben inseriti nella massa, vivace freschezza e finale con note minerali.
Abbinamenti gastronomici:
“Lombetto di maialino sotto sale e zucchero affumicato con aghi di pino, olio aromatizzato alle acciughe e scalogno, piccoli coriandoli di verdure e puntarelle”.
Il lombetto di maialino è caratterizzato da un’importante speziatura e aromaticità, data da ginepro, alloro, curry, sentori affumicati e da una notevole complessità gustativa, alla quale ben si accordano le caratteristiche del vino: grande struttura ed equilibrio, tannini “ morbidi” e vivace freschezza, importante presenza alcolica. Questo sangiovese, non a caso riserva e superiore, acquisisce eleganza e finezza grazie agli oltre venti mesi di affinamento nei tonneaux. Non dimentichiamo che il vigneto, posto tra i 150 e i 200 metri s.l.m., beneficia di un microclima favorevole e di terreni ideali.
La zona di produzione è Madonna dell’Olivo, frazione di Cesena, meta del nostro itinerario del mese. Su queste dolci colline hanno trovato dimora i tipici vitigni di Romagna: Sangiovese, Albana, Trebbiano e Bombino bianco (Pagadebit).
A cura di: Buda Stefano, Calderoni Gabriele, Uzzo Erminia con la classe 3B di Accoglienza turistica, Boschi Stefania, Asioli Claudio